Nella varietà delle proposte di quest'anno, in gran parte definite (vedi "programmazione") è possibile trovare un filo comune? Sapete che la nostra attività si snoda per "Filoni tematici", non sceglie un tema annuale.
Molti di voi selezionano legittimamente cosa interessa e cerca, da noi o altrove, occasioni di approfondimento. Da qualche tempo, però, avrete notato come cerchiamo di far emergere alcune sensibilità con l'intenzione
di accumulare mattoni per una spiritualità o, meglio, una "vita nello Spirito" rinnovata. Una formula che consente da un lato di lasciare indeterminato lo "Spirito" (che ciascuno declinerà: in senso cristiano, laico,
secondo altre tradizioni religiose..., forse nella comune convinzione che si tratta sempre di lui, lo stesso Spirito...); dall'altro lato, di non scivolare in "spiritualismi" astratti o soggettivistici, ma di radicarsi
nella "vita" con i suoi fattori, le sue meraviglie e le sue ombre.
Per questo trovate alcuni momenti singolari. A partire dal compimento del ciclo Terra Spirito Pensiero. Un percorso di "cittadinanza ecologica". Qui incontriamo, dopo l'ecoteologia di E. Green del giugno scorso,
Duccio Demetrio con una pratica spirituale affidata all'autobiografia, scrivere di sé a partire dalla natura. Parallelamente continuiamo con l'approccio alla grande letteratura: un romanzo come La strada di
McCharty (Franco Nasi) apre scenari apocalittici e di speranza. Scrivere parole che costituiscono sempre parole di senso evoca il Logos che si fa sarx, carne (Stefano Fenaroli sulla
Deep incarnation): qui si osa dire che le parole dicono la Parola che attraversa non solo l'uomo Gesù, ma il creato, il Cristo totale. Non sono distanti da questo l'incontro dedicato alla figura spirituale di Milarepa
(Claudia Gianotti) e la giornata di studio Sulla Provvidenza, un tema assoluto della spiritualità cristiana da rileggere e ridire. Ci guiderà il filosofo Giuseppe Savagnone.
Certo rimane l'attenzione alla concretezza dei tempi che viviamo. La giornata di studio su Natura, territorio, cittadinanza raccoglie il lascito di Papa Francesco nelle sue encicliche ecologiche (Silvana Galassi,
Chiara Tintori) e ne sonda l'applicazione alla realtà locale. Il dramma delle guerre che hanno invaso la nostra vita, forse ancora a distanza ma con lacerazioni intime evidenti ci spinge a chiedere a
Tommaso Greco di tracciare non l'utopia ma la strada percorribile per la pace. Piero Stefani ci aiuterà a comprendere e valutare il risorgente antisemitismo e antisionismo cristiano che mette a repentaglio anche
il dialogo con l'ebraismo. Non possiamo non riprendere il discorso sulla Intelligenza Artificiale con una densa lettura morale, che è prima di tutto decifrazione dei termini in discussione (Adriano Fabris).
Non mancheremo di prestare attenzione a Frate Francesco e alla sua fraternità (Francesco Ronchetti) negli 800 anni dalla morte. Una attenzione ancora ad una sorgente di spiritualità a noi cara e amica.
Partiamo, il resto verrà...